Oggi va meglio, o così sembra :-)
La mia stanza è grande e ha una bella finestra con balconcino, mi permette di guardare lontano ( non ho palazzi di fronte), di vedere grandi alberi.
Ed è paradossale come, fisicamente chiusa qui, la mia mente, il mio sentire e le intuizioni vaghino osservando gli alberi.
Certo vedo anche edifici, bassi per fortuna, macchine, tram, gente che corre affannata e donne che camminano lentamente con il loro cane... Beate loro.
Lo sguardo, però, si perde lontano ..
E finalmente vedo le piccole e grandi situazioni che si trascinano, magari da anni, e non mi sono mai permessa di analizzare o sentire davvero. E quindi di affrontarle.
Sono lì, incancrenite, aggrovigliate. Sicuramente per comodità di tutte le persone coinvolte, compresa me, ma non per il nostro bene.
Non si apprende nessuna lezione in questo modo.
Non si va avanti, non si evolve.
È arrivata la necessità di osservare e con essa la consapevolezza.. Le voglio risolvere, ora le sento strette, addosso a me.
Comincerò a sanare proprio da qui, chiusa in una stanza.
A volte bastano due semplici parole, magari dette al telefono, per iniziare a cambiare.
Adesso ne ho la forza.
Marialetizia Nigro
Nessun commento:
Posta un commento